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Sorriso

Sorriso

venerdì 29 luglio 2011

Programmi gratis per la gestione dei conti, sia aziendali che personali


Qui di seguito vi elencherò alcuni programmi che ho trovato su internet , gratuiti, ovviamente su internet ce ne sono in abbondanza, quindi basta sbizzarrirsi nella ricerca di quello che è più idoneo alle nostre necessità.

Phasis
Questo è un programma open source in italiano, molto pratico e efficace in quanto si capisce subito quello che si sta facendo. Ha pochi menu e funzionalità molto precise ; la Gestione Magazzino comprende : anagrafica articoli, gestione documentale, inventario tempo reale. La Gestione Acquisti e Vendita comprende : listini acquisto, ordini fornitori, aggiornamento automatico del magazzino, carico magazzino, listini vendita, ordini clienti, aggiornamento automatico magazzino impegnato, visualizzazione immediata di cose è disponibile e cosa ordinare, emissione DDT. inoltre Gestione Anagrafica e Amministrativa .

My Money Express
Questo è un programma italiano con molte funzioni e che si può scaricare gratuitamente. Viene utilizzato per  controllare e indicare tutte le entrate e le uscite di soldi in un anno, indicatissimo per la gestione informatizzata dei conti familiari. Utilissimo per la funzione di reportistica e di pianificazione con capacità di creare dettagli grafici di spesa e previsioni per il futuro.

Yuza
Programma gestionale open source in italiano, abbastanza facile da usare, permette di eseguire vari compito tipo : emissione fatture preventivi ordini, documenti di trasporto, controllo giacenze. Volendo si può creare un catalogo prodotti per eventualmente pubblicarlo in Internet, in quanto permette la gestione e l’acquisizione di ordini online. L’interfaccia grafica è molto bella, sul sito internet è presente un tutorial che aiuta nei primi passi del suo utilizzo.

IPase
Anche questo è un software gratis di contabilità familiare, in italiano, viene utilizzato per gestire: Utenze, conti corrente, bollette, debiti, crediti, pagamenti usuali, carte di credito, budget, pagamenti fiscali, cambi, valute. E’ basato su uno scadenziario, molto utile per controllare i movimenti bancari nel calendario e i pagamenti o le fatture da fare o da ricevere. Un programma davvero facile da usare, con guida all’utente per la compilazione delle voci da registrare, e con campi configurabili molto chiari.

mercoledì 27 luglio 2011

Agricoltura Biologica

Si sente parlare sempre più sovente di  Agricoltura Biologica, in Italia il consumo di prodotti biologici è aumentato solo nell’ultimo anno del 7%.
L’agricoltura biologica è un sistema agricolo di produzione che, vuole offrire al consumatore prodotti  genuini e senza sostanze chimiche; inoltre cerca di ridurre il più possibile il contrasto ambientale dell’attività agricola, coltivando la terra nel rispetto dei suoi cicli naturali.
Non dimentichiamo che non è solo importante la terra per chi usa questo tipo di agricoltura, ma sono molto importanti anche gli animali, l’aria e l’acqua.  Tra i fondamenti dell’agricoltura biologica c’è la stagionalità dei cibi, infatti i produttori di bio si adoperano ad ottenere solo prodotti di stagione, prediligendo anche la biodiversità, cioè la coltivazione e l’allevamento di varietà differenti sia di piante che animali sul territorio.
Punto molto importante dell’agricoltura biologica è la cosi detta “Filiera corta” , vale a dire, che i prodotti vengono messi direttamente dal produttore, sul mercato.
La fertilizzazione dei terrei  avviene solo utilizzando materiali organici (come il letame) e viene rigorosamente utilizzata la rotazione delle culture, cioè, periodicamente vengono lasciati a riposo parti del terreno coltivato, cosi facendo, è possibile  favorire la naturale fertilità dei terreni, senza doverli sfruttare in modo intensivo e inadeguato.

Possiamo tranquillamente affermare che la salute della nostra Terra è in parte salvaguardata dall’agricoltura biologica; infatti alcuni ricercatori dell’ Università di Davis, in California, hanno confermato che rispetto agli alimenti coltivati in modo tradizionale, quelli coltivati biologicamente contengono una maggiore quantità di antiossidanti, considerati i più tenaci nemici dell’invecchiamento cellulare.

Bisogna parlare più spesso di agricoltura biologica, favorendo l’incontro  tra i produttori biologici e i cittadini, tutto questo è possibile promuovendo in maniera massiccia il consumo di prodotti sicuri e di qualità, prodotti che tra l’altro sono legati ciascuno al proprio territorio e alla propria cultura.

Il 22 Luglio si sono festeggiati 20 anni del “Biologico Europeo” infatti il 22 Luglio 1991 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Regolamento Cee 2092/91  del consiglio, questo regolamento tratta il metodo di produzione del biologico. Questo regolamento fu precursore di tutti gli schemi di qualità che successivamente l’Unione Europea avrebbe redatto.
Siamo ancora l'unico Regolamento che rispetto ad una attività economica classica, obbliga l'operatore ad anteporre il beneficio dell'ambiente e della collettività a quello del profitto di impresa.

venerdì 22 luglio 2011

Fermiamoci ..

Dicesi seduzione :


In psicologia e sociologia, e nel linguaggio comune, per seduzione si intende il processo con cui una persona ne induce un'altra, deliberatamente, a intraprendere una relazione di natura sentimentale o sessuale. Il termine deriva dal latino se-ducere e significa letteralmente "portare a se", "condurre fuori dal retto cammino". Coerentemente con la sua etimologia, il termine può conservare una valenza negativa (tentare qualcuno a far qualcosa che non vorrebbe normalmente fare), ma viene anche usato in senso neutro o positivo (affascinare). Dal significato originale del termine derivano numerosi usi metaforici o traslati, largamente diffusi anche nel linguaggio comune.
I meccanismi psicologici della seduzione sono stati schematizzati e collegati a degli archetipi proposti da molti secoli in leggenderomanzi ma anche in opere per il teatro oppure per il cinema. Esistono diversissimi e contrapposti metodi per generare seduzione, ovvero esistono condizioni note tese a creare un più o meno equilibrato scambio di favori di diversa natura, che porta ad un negoziato più o meno consapevole, dichiarato oppure tacito.
Si potrebbe definire autentico vero amore il rapporto tra pari assoluti, forse l'amore narcisistico per la propria immagine mentale, un compromesso tra l'idea di sé stessi proiettata nell'altro sesso (o nel proprio sesso) e la concreta immagine dell'amante che in parte viene falsificata dalla propria infatuazione. Non esiste una persona psicologicamente uguale ad un'altra, e la stessa persona in una diversa situazione può essere sedotta in un altro modo.
Questa variabilità da persona a persona e da situazione a situazione fa supporre in molti che la seduzione non esista in modo consapevole. Pertanto, i meccanismi psicologici sarebbero frutto dell'inconscio e non controllabili, facendo rientrare così il corteggiamento umano tra quelli esistenti nel mondo animale.
Semplicemente, vincerebbe nel caso di più pretendenti all'interno della competizione amorosa il più forte, il più bello e il più fortunato, in poche parole il più adatto. Pertanto, sarebbe impossibile imparare tecniche di seduzione, dovendosi affidare soltanto alla fortuna e alla propria bellezza.

Chi sa dirmi cosa sia la seduzione??

giovedì 21 luglio 2011

Le energie rinnovabili

Le energie rinnovabili sono quelle fonti di energia il cui utilizzo non pregiudica le risorse naturali. Le  energie rinnovabili si rigenerano e sono da considerarsi inesauribili.  Le uniche fonti di energia considerate rinnovabili sono l'energia solare, l'energia eolica, le biomasse, la geotermia, il moto delle onde.

Gli impianti a energia  solare sono i  più diffusi  e quelli con maggiori potenzialità di sviluppo. Permettono di trasformare l'energia irradiata dal sole in energia termica, ossia calore, per la produzione di acqua calda sanitaria, per il riscaldamento e il raffreddamento degli ambienti, per scaldare le piscine, per i processi industriali. La tecnologia solare termica è matura ed affidabile, con impianti che hanno una vita media di oltre 20 anni e tempi di ritorno dell'investimento molto brevi.

Gli impianti eolici sfruttano l'energia del vento per produrre elettricità. Sono costituiti da aerogeneratori che trasformano l'energia cinetica del vento in energia meccanica e infine quest'ultima in energia elettrica. Possono essere realizzati impianti eolici di varie dimensioni organizzati in "parchi", con aerogeneratori di altezza e potenza differente.

La biomassa utilizzata ai fini energetici consiste in tutti quei materiali organici che possono essere utilizzati direttamente come combustibili o trasformati in combustibili liquidi o gassosi, negli impianti di conversione. Il termine biomassa riunisce vari materiali, dai residui forestali agli scarti dell'industria di trasformazione del legno o delle aziende zootecniche. In generale si possono definire biomasse tutti i materiali di origine organica provenienti da reazioni fotosintetiche (il processo che permette alle piante di convertire l'anidride carbonica in materia organica sfruttando l’energia solare). 

L'energia geotermica è una forma di energia che utilizza le sorgenti di calore, che provengono dalle zone più interne della Terra, nel sottosuolo. E' naturalmente legata a quei territori dove vi sono fenomeni geotermici (in Italia si evidenziano come "zone calde" la Toscana, il Lazio, la Sardegna, la Sicilia e alcune zone del Veneto, dell'Emilia Romagna e della Lombardia) dove il calore che si propaga fino alle rocce prossime alla superficie può essere sfruttato per produrre energia elettrica attraverso una turbina a vapore, oppure utilizzato per il riscaldamento per gli usi residenziali ed industriali. In Italia lo sfruttamento della risorsa geotermica è per il momento limitato alla Toscana ed all'alto Lazio.

Le onde del mare sono un accumulo di energia presa dal vento. Più sono lunghe le distanze e più vi è la possibilità di accumulo. Vista la vastità del mare e l'energia contenuta in un'unica onda, abbiamo un immenso serbatoio di energia rinnovabile che può essere usato.  La produzione di energia da moto ondoso è già una realtà che suscita notevole interesse. In paesi come il Portogallo, il Regno Unito, la Danimarca, Canada, Stati Uniti, Australia e Nuova Zelanda.

domenica 17 luglio 2011

Piove !

OneRepublic "Secrets"

Oscar Wilde

Un uomo può essere felice con qualunque donna a patto che non ne sia innamorato.
Oscar Wilde, Il ritratto di Dorian Gray, 1891

Le donne rappresentano il trionfo della carne sullo spirito, esattamente come gli uomini rappresentano il trionfo dello spirito sulla morale.
Oscar WildeIl ritratto di Dorian Gray, 1891

Le donne non sono mai disarmate dai complimenti. Gli uomini sì. È questa la differenza fra i due sessi.
Oscar WildeUn marito ideale, 1895

Un mito

Gli uomini passano per essere crudeli, le donne invece lo sono. Le donne sembrano sentimentali, gli uomini invece lo sono.
Friedrich Nietzsche

L'uomo è per la donna un mezzo: lo scopo è sempre il figlio.
Friedrich NietzscheCosì parlò Zarathustra, 1885

L’uomo autentico vuole due cose: gioco e pericolo. Perciò vuole la donna, come il giocattolo più pericoloso.
Friedrich NietzscheCosì parlò Zarathustra, 1885

Nella vendetta e in amore la donna è più barbara dell'uomo.
Friedrich NietzscheAl di là del bene e del male, 1886

Le stesse passioni nell'uomo e nella donna hanno un "tempo diverso": perciò uomo e donna non cessano di fraintendersi.
Friedrich NietzscheAl di là del bene e del male, 1886




venerdì 15 luglio 2011

Pensieri

Mi chiedevo, come mai, non riusciamo mai a capirci! se ti guardi intorno, o magari anche molto vicino a te, ci sono persone che non si sopportano tra loro, ma come mai siamo diventati cosi cattivi? esagero? io direi proprio di no. Litighiamo continuamente per tutto, il bello è che la maggior parte di quel tutto, in realtà, è niente. Poi quando finalmente sei  solo, e ti guardi allo specchio,  pensi, ma come è possibile litigare per certe sciocchezze, perché alla fine te ne rendi conto anche te , che sono solo sciocchezze; ma un attimo prima, davanti al tuo orgoglio, davanti a questo/a sconosciuto/a , perché è cosi che tu lo/a vedi, non riesci a non fermarti, ma vai avanti, irrimediabilmente avanti, finché tutto non diventa inevitabilmente, brutto. In quegli attimi, neanche per un secondo ti viene in mente,mai, cosa ti ha spinto a stare con lui/lei, cosa ha di bello, cosa è in grado di darti o forse ti ha dato, niente, non lo/la vedi, ti irriti, tutto quello che dice, in fondo è irritante, non c'è niente di giusto in quello che esce dalla sua bocca. Allora ognuno deve,  per forza, dimostrare all'altro quanto è forte, quanto se ne frega. Inizia la gara di chi riesce a ferire di più, con gli sguardi, le parole taglienti, le minacce, nessuno cede, chi cede è debole! Partono parole vuote, dette senza pensare che una parola, ha un significato preciso, lesivo, a volte indimenticabile. Nel tempo tutte quelle parole, creano dei muri altissimi, dividono, allontano, rovinano tutto quello che, le buone parole hanno cercato di costruire. Ognuno ha il diritto di essere ciò che è, nessuno si può arrogare il diritto di volerti cambiare, nessuno si deve modificare per compiacere qualcun'altro. Se partiamo da questo principio, dovremmo essere coerenti e non ferire inutilmente chi non è, e non sarà mai, adatto a stare al proprio fianco, ma in fondo chi stabilisce chi è adatto o chi non lo è? Troppo mansueti, noiosi, troppo aggressivi, pesanti, una via di mezzo? Solo chi ama sul serio la trova , la via di mezzo.....

Friedrich Wilhelm Nietzsche

Federico Nietzsche é una delle grandi figure del destino della storia dello spirito occidentale, un uomo che costringe alle estreme decisioni, un terribile punto interrogativo sul cammino lungo il quale era andato fino ad allora l’uomo europeo, cammino determinato dalla eredità dell’antichità e di duemila anni di cristianesimo. Nietzsche rappresenta la spietata ed acuta negazione del passato, il rifiuto di tutte le tradizioni, l’appello ad una svolta radicale. Nietzsche è il filosofo che mette in dubbio tutta la storia della filosofia occidentale, che cerca, dopo venticinque secoli di interpretazione metafisica dell’essere, un nuovo principio. Egli sovverte i valori occidentali ed è volto verso il futuro; ha un programma, un ideale, che è quello della "grande salute". All’inizio della sua riflessione, Nietzsche fu influenzato da Schopenhauer, per il quale la vita è crudele e cieca irrazionalità, è dolore e distruzione. Ma egli non si ferma non si ferma al pessimismo di Schopenhauer: il sentimento tragico della vita è accettazione della vita stessa, è una esaltante adesione a tutti gli aspetti dell’esistenza, anche a quelli più terribili, poiché tutto fa parte dell’immensa marea della vita. Ne La nascita della tragedia (1872), Nietzsche vede nel mondo greco la stagione spiritualmente più alta e ricca dell’umanità. La civiltà greca era infatti nutrita da un vigoroso senso tragico, che è per Nietzsche l’autentico modo di rapportarsi alla vita: è accettazione di essa, coraggio davanti al Fato. L’uomo greco vedeva dappertutto l’aspetto orribile e assurdo dell’esistenza: ma egli seppe, nell’arte, trasfigurando l’orribile e l’assurdo in immagini ideali, rendere accettabile la vita. La grande tragedia greca è la forma suprema di arte, in quanto in essa si compongono gli impulsi vitali creativi (spirito dionisiaco), e la moderazione, l’equilibrio, la razionalità (spirito apollineo). Dalle Considerazioni inattuali (1873-74) in poi, Nietzsche inizia la sua critica ad ogni manifestazione culturale. La coscienza e il linguaggio si sono sviluppati dal bisogno di comunicare, comandare, difendersi. La scienza non è che il proseguimento della costruzione concettuale iniziata nel linguaggio; anch’essa è solo capace di ricondurre utilitaristicamente il mondo ad unità, creando l’immagine di un universo "regolare e rigido", e si limita perciò a descrivere la superficie delle cose. Essa vuole parlare il linguaggio dei fatti, ma il fatto è sempre stupido, non parla da sé ma ha bisogno di qualcuno che lo interpreti. Dunque la scienza non è mai pura, né oggettiva perché non esiste conoscenza senza presupposti, e che non sia uno strumento in mano a qualche forza. Si pratica la scienza, insomma, per desiderio di sicurezza, per fuggire fantasmi e paure, per sete di possesso e di dominio. In quanto poi alla storia (cfr. la seconda delle Considerazioni inattuali intitolata Sull’utilità e il danno della storia per la vita), essa serve all’uomo perché ha bisogno di avere dei maestri ideali. Ma se la storia dice di poter servire alla vita, non può però pretendere di essere una scienza oggettiva; d’altra parte, se vuole essere una scienza, essa diventa una sorta di statica conclusione e di inutile bilancio di vite. In più, la società moderna tende a trasformare le cose in eventi, che obbediscono ad una legge inesorabile ed estranea all’uomo. L’individuo non è altro che uno spettatore di un processo, la Storia, che lo supera e lo travolge. Gli scritti successivi (Umano, troppo umano,1878-80; Aurora, 1881; La gaia scienza,1882), aprono la fase "neoilluministica" di Nietzsche. Egli vuole deliberatamente mettere tutto in discussione: romanticismo, idealismo, positivismo, socialismo, evoluzionismo, cristianesimo, metafisiche e dogmatismi vari. Tutte le realtà che sono state presentate come nobili, vere, spirituali sono in realtà "umane, troppo umane". Sono costruzioni che esprimono solo gli istinti, appetiti, passioni e interessi più intimi dell’uomo. Nietzsche rifiuta così ogni tipo di metafisica e di religione, ed attacca lo stesso concetto di verità: secondo Nietzsche si sono chiamate verità gli errori utili, quelli che sono indispensabili all’uomo per poter vivere, giacché non sopporta il vivere senza un senso. La volontà di verità ha la sua radice proprio nel bisogno di stabilità, nella paura di instabilità. Ma non esiste nessuna verità se non all’interno di una interpretazione ed in riferimento ad una particolare prospettiva. In altre parole, non vi sono verità evidenti se non all’interno di categorie storicamente instaurate dagli uomini. Per quanto riguarda la religione, Nietzsche definisce il cristianesimo come "platonismo per il popolo", nel senso che afferma due realtà, di cui quella che non si vede è la più importante. Non solo: il cristianesimo oppone i valori del cielo a quelli della terra. Così esso è la religione dei deboli, dei vinti. L’ateismo, appare quindi a Nietzsche come l’unica alternativa per liberare l’uomo. Esso è in lui qualcosa di ovvio: "Sono troppo curioso, troppo incredulo, troppo insolente per accontentarmi di una risposta così grossolana. Dio è una risposta grossolana, un’indelicatezza verso noi pensatori; anzi, addirittura, non è altro che un grossolano divieto contro di noi: non dovete pensare" (cfr. Ecce homo). Ne La gaia scienza Nietzsche sostiene che l’uomo ha ucciso Dio. "Dio è morto e noi l’abbiamo ucciso" ( fr. 125). La civiltà occidentale ha ucciso Dio a poco a poco, ma, uccidendo, ha perso ogni punto di riferimento. Dicendo che "Dio è morto!" Nietzsche vuol indicare insomma che sono morti gli ideali ed i valori del mondo occidentale. Dio è stato ucciso perché in Lui era sintetizzato tutto ciò che era contro la vita. Però, ora che Dio è morto, l’uomo non sa più che cosa fare: è privo di valori ed è quindi solo, sperduto "nel gran mare dell’essere", senza punto d’appoggio. Non c’è che una alternativa: è l’uomo stesso che deve creare i valori. Ma quali? Prima di proporre una nuova tavola di valori, Nietzsche si dedica allo smantellamento della morale. In Al di là del bene e del male (1886) e nella Genealogia della morale (1887), egli risale all’origine dei comportamenti morali. La morale per Nietzsche è uno strumento di dominio: essa consiste nella costituzione di valori presentati come universali e auto-evidenti, ma in realtà astratti e repressivi. In nome di tali valori, alcuni uomini (i "buoni") ne soggiogano altri (i forti). Vi sono infatti due tipi di morale: la morale dei sani, dei forti, che privilegia l’individualismo, la fierezza, l’amore per la vita; e vi è poi la morale degli schiavi, dei deboli, che è sociale e utilitaristica, che predica la democrazia e via dicendo. La morale degli schiavi è nata col cristianesimo ed è sorta per il risentimento verso la classe dei forti: infatti i mediocri non sanno elaborare nulla di proprio e di autonomo, la vera azione è loro negata, ed allora trovano il compenso in una vendetta immaginaria. Il disinteresse, l’abnegazione, il sacrificio di sé sono il frutto del risentimento dell’uomo debole verso la vita. I deboli, che non sanno vivere, hanno fatto diventare valore la negazione della vita; è questa la vendetta dei deboli contro i forti. La morale tende così ad indebolire l’uomo. L’essere umano desiderava soddisfare le proprie pulsioni, realizzarsi in questo mondo. La morale lo ha invece spinto a credere in una specie di anti-mondo, lo ha portato ad allontanarsi dalla sua natura originaria, che è terrestre. Ma la natura si è vendicata e gli istinti si sono rifugiati all’interno dell’uomo. Nietzsche ha anticipato qui Freud: ha scoperto la resistenza degli istinti e delle pulsioni, la impossibilità di annullarli con la forza della coscienza e della morale. Ed ha scoperto che, se non sono liberati per vie naturali, essi possono esercitare un’azione ancora più perversa. L’uomo appare così a Nietzsche come un "animale malato". Orbene, per liberare l’uomo da questo nichilismo (nella sua storia l’Occidente ha progressivamente negato i valori vitali), Nietzsche propone una trasvalutazione di tutti i valori, una nuova tavola di valori che realizzino l’ideale della "grande salute". Per poterla attuare, egli ha elaborato i concetti di volontà di potenza, superuomo ed eterno ritorno. In Così parlò Zarathustra (1883-85), Nietzsche mette in bocca a Zarathustra la dottrina della "morte di Dio", che è l’inizio della liberazione da tutti gli idoli metafisici. L’uomo vivrà felice e libero quando si sarà liberato da tutti i legami, anche da quelli stessi di "uomo" e "umanità". "L’uomo deve essere superato" affinché arrivi il Superuomo o Oltreuomo. Il superuomo sarà un essere libero, che agirà per realizzare se stesso. E’ un essere che ama la vita, che non si vergogna dei propri sensi e vuole la gioia e la felicità. E’ un essere "fedele alla terra", alla propria natura corporea e materiale, ai propri istinti e bisogni. La "fedeltà alla terra" è fedeltà alla vita e al vivere con pienezza, è esaltazione della salute e sanità del corpo, è altresì affermazione di una volontà creatrice che istituisce valori nuovi (ecco il vero significato della volontà di potenza). Non più "tu devi", ma "io voglio". Il superuomo è inoltre un essere socievole, rappresentato da Zarathustra che balla. Egli ha abbandonato ogni fede, ogni desiderio di certezza, per reggersi "sulle corde leggere di tutte le possibilità". La sua massima è: "Diventa ciò che sei". La libertà del superuomo è una ricchezza di possibilità diverse, da qui appunto la rinuncia ad ogni certezza assoluta e da qui anche la profondità tipica del superuomo, l’impossibilità di definire e giudicare la vita interiore, dalla quale non si attinge altro che la maschera ("Tutto ciò che è profondo, ama mascherarsi"). Il superuomo è il filosofo dell’avvenire; è un uomo senza patria né mèta per poter insegnare ad amare la ricchezza e la transitorietà del mondo. Con la sua "diversità di sguardo", egli cerca di rendere più degno il pensiero della vita, di dare al mondo un altro valore, un’altra verità: la verità non è qualcosa da riconoscere ma da creare. Con la libertà che nasce dall’abbandono delle vecchie illusioni e certezze, egli osa "spostare le pietre di confine" e aprire alla ricerca nuovi orizzonti. La volontà di potenza, come abbiamo già accennato, è la volontà di creare sempre, incessantemente, dei valori nuovi, cioè creare il senso della terra; quindi tutte le cose dipendono dalla volontà, dalla mia volontà. E’ questo può introdurci al terzo concetto, quello dell’eterno ritorno dell’uguale. Nietzsche vuole polemizzare così contro lo storicismo e l’evoluzionismo e, d’altra parte, rifiuta la riduzione della realtà a meri eventi effimeri, senza valore. Per Nietzsche, tutto quanto accade, è già accaduto, e tornerà ad accadere. Nulla avviene a caso; e quando avviene, avviene per sempre, non si dissolve, ritorna eternamente. Questa dottrina – dice Nietzsche – è una condanna solo per gli uomini mediocri, poiché per essi torneranno sempre frustrazioni e sconfitte. Ma per il superuomo, invece, l’eterno ritorno indica che in ogni momento si può cominciare una nuova vita. Per questo esso richiede un impegno assoluto: il superuomo è consapevole che ogni suo atto si inserisce in una realtà eterna. L’eterno ritorno è anche il sì che il mondo dice a se stesso, è l’autoaccettazione del mondo, la volontà cosmica di riaffermarsi e di essere se stesso: dall’eternità il mondo accetta se stesso e quindi si ripete. L’eterno ritorno è così una verità terribile. Bisogna però fare di più che "sopportare" un simile pensiero : bisogna amarlo, bisogna promettere noi stessi all’"anello degli anelli"! La formula per la grandezza dell’uomo è dunque l’amor fati, non volere nulla di diverso da quello che è, non solo sopportare quello che è necessario, ma amarlo appassionatamente e quindi volerlo. Questo amore libera l’uomo dalla schiavitù del passato, giacché per lui tutto quello che è stato si trasforma in "ciò che io volevo che fosse". Il presente, in quanto momento della decisione, ha la capacità di far ritornare il passato riassumendolo nell’atto della decisione. E’ quindi proprio nella decisione che il tempo si crea come tale, dividendosi in passato, presente e futuro.

GENESIS

Ricettina del giorno Sogliole a modo mio

Mettete dell’olio d’oliva nella padella antiaderente e fate scaldare, aggiungete il soffritto misto e del basilico, fate dorare il tutto. Intanto a parte preparate l’impanatura per i filetti di sogliola, con il pane grattugiato e una bella manciata di grana grattugiato.  Impanate abbondantemente i filetti di sogliola con l’impanatura , una volta fatto, metteteli nella padella con il soffritto dorato. Fateli andare per qualche minuto sia da una parte che dall’altra. A parte preparate una teglia da forno (mettete sul fondo della carta da forno per non far attaccare i filetti) una volta dorati i filetti toglieteli dalla padella e riponeteli nella teglia da forno con tutto il composto del soffritto . Una volta sistemati nella teglia prendete il pane grattugiato e grana avanzati e cospargete i filetti coprendoli come a formare una crosta. Una volta fatto, versate sopra un filo di olio d’oliva e infornate per pochi minuti, il tempo di far gratinare il tutto. Quindi servite con una’abbondante insalata mista e un buon Pinot bianco. Buon Appettito ^_^

Ingredienti 
·                    3 Sogliole A Filetti
·                    Soffritto misto
·                    Olio D’oliva
·                    Basilico
·                    Grana Grattugiato
·                    Pane grattugiato

giovedì 14 luglio 2011

Insolitamente...... soli

La solitudine è un problema che tocca drammaticamente milioni di persone. La  solitudine può essere banalmente definita come "assenza di compagnia". Questa semplice definizione fa subito comprendere che, la solitudine in sé non può essere considerata un fattore penalizzante.
Non a caso, un celebre proverbio ci suggerisce che è meglio essere soli che male accompagnati. Ciò è però di scarso conforto per tutte quelle persone che, schiacciate dalla solitudine, farebbero qualunque cosa per avere un qualche rapporto umano. Si tratta quindi di capire quando la solitudine è realmente un handicap alla qualità della vita e quando invece è il soggetto che non sa gestirla, ingigantendone gli aspetti negativi senza fruire di quelli positivi.
D'altro canto, molti individui, pur avendo la compagnia di altre persone, si sentono soli . Dovrebbe quindi essere abbastanza evidente che la relazione con altre persone non basta a lenire completamente il senso di solitudine che l'individuo può provare.

""Tutti coloro che prendono seriamente se stessi e la vita, vogliono stare soli, ogni tanto. La nostra civiltà ci ha così coinvolti negli aspetti esteriori della vita, che poco ci rendiamo conto di questo bisogno, eppure la possibilità che offre, per una completa realizzazione individuale, sono state messe in rilievo dalle filosofie e dalle religioni di tutti i tempi. Il desiderio di una solitudine significativa non è in alcun modo nevrotico; al contrario, la maggior parte dei nevrotici rifugge dalle proprie profondità interiori, ed anzi, l'incapacità di una solitudine costruttiva è per se stessa un segno di nevrosi. Il desiderio di star soli è un sintomo di distacco nevrotico soltanto quando l'associarsi alla gente richiede uno sforzo insopportabile, per evitare il quale la solitudine diviene l'unico mezzo valido.
(K. Horney, I nostri conflitti interni)""